Chirurgia del testicolo ritenuto e del testicolo ipermobile ( orchidopessi )

L’orchidopessiè il principale trattamento chirurgico del criptorchidismo. Questa condizione (dal greco κρυπτος, nascosto, e όρχυς, testicolo) si caratterizza per la mancata discesa di uno o di entrambi i testicolinel sacco scrotale. L’intervento chirurgico è finalizzato al posizionamento e fissaggio di uno o entrambi i testicoli nel sacco scrotale. La mancata discesa dei testicoli è associata ad una incidenza maggiore di neoplasie a questo livello dal momento che la ritenzione conduce a fenomenidegeneratividella gonade con arresto della spermatogenesi. Per questo motivo questo tipo di intervento trova indicazione nei casi in cui la discesa testicolare non avviene entro il secondo anno di vita. È bene sottolineare che tale procedura dovrebbe essere eseguita dopo il dodicesimo mese di vita, periodo durante il quale il testicolo potrebbe ancora concludere la sua discesa fisiologica nello scroto.

Esistono diversi interventi chirurgici per la correzione del criptorchidismo, la scelta dipende dal livello che ha raggiunto il testicolo durante la sua parziale discesa. Questo infatti può trovarsi in addome,a livello dell’anello inguinale interno, nel canale inguinale o oltre l’anello inguinale esterno. Di solito si procede con un’ incisione inguinale tramite la quale si localizza il testicolo e al posizionamento di quest’ultimo nella sacca scrotale tramite una seconda incisione. Se il testicolo si trova in cavità addominale si ricorre ad un intervento chirurgico in laparoscopia. La tecnica di orchidopessi trova indicazione anche nella condizione di testicolo ipermobile o “testicolo in ascensore”, condizione nella quale il testicolo letteralmente sale e scende dal funicolo spermatico allo scrotoe viceversa.

L’intervento può durare dai 30 minuti alle 2 ore a seconda della posizione di partenza. Si può eseguire in anestesia locale o eventualmente in anestesia loco-regionale, che dipenderà sempre dalla posizione del testicolo.