Quando “lui“ si sente inadeguato! Soluzioni chirurgiche
Un’indagine dice che la maggior parte dei giovani si sente sottodotata e che nelle stesse condizioni si trova il 23% degli adulti. È il complesso di Pollicino, la paura di avere un pene troppo piccolo. La causa è la sindrome del confronto che spesso nasce da bambini (osservando di soppiatto il pene paterno che appare gigantesco).
In assoluto, nessuno si reputa deficitario. Il complesso nasce dal raffronto con gli altri, oggi più che mai possibile nelle palestre, nelle piscine, sulle riviste pornografiche.
Ma sia chiaro: il problema delle dimensioni dell’organo genitale è una competizione tra maschi. Lei c’entra pochissimo (eccezioni a parte). Se alle donne si chiede quale sia l’elemento fondamentale per la soddisfazione sessuale, risponderanno che al primo posto c’è l’aspetto sentimentale. Mentre il pene occupa la quinta piazza. E poi la vagina è lunga soltanto 8-13 centimetri e un pene piccolo è comunque in grado di fare il suo dovere. Nonostante ciò, un ultimo studio scandinavo ha evidenziato scientificamente per la prima volta che le misure sono importanti per la soddisfazione femminile.
Comunque , le dimensioni per molti sono un’ossessione la lunghezza media è di 12 centimetri, ma anche a nove stiano sereni. Sotto i nove e fino a sette si parla di ipodotazione e sotto i sette di micropene (il vero problema!).
Prendere le misure
Quasi la totalità degli uomini se l’è misurato almeno una volta. Premesso che il confronto tra organo a riposo e in erezione non ha senso perché i piccoli in proporzione si allungano di più, è tutt’altro che facile effettuare la misurazione da soli. Si deve stirare il pene con una manovra che coincide con l’erezione. Sembra semplice, ma non lo è: il pene va stirato né troppo né troppo poco e la misura parte dalla sinfisi pubica, il punto di raccordo frontale delle due ali del bacino.
Poi, attenzione: nel momento di massima eccitazione il fatto stesso di misurare innesca l’afflosciamento.
Le dimensioni a riposo sono anche in stretta correlazione con la temperatura. Basta una doccia fredda e il pene si riduce della metà. Anche l’adrenalina prodotta dallo stress influisce sull’organo maschile, che ne riceve meno. Molti pazienti chiedono che fare per far crescere il proprio pene. L’alimentazione non c’entra. C’entra l’uso, perché il glande, l’estremità del pene, ha bisogno di esercizio, come ogni parte del sistema vascolare. Ai miei pazienti sessantenni si consigliano due rapporti alla settimana. Ai ragazzi non c’è bisogno di dare consigli.
La forma del pene è anch’essa importante per avere un rapporto sessuale penetrativo valido. In genere la forma perfetta è a cosiddetta “banana” ma il 6% circa della popolazione maschile presenta, per cause congenite o acquisite, curvature accentuate del pene che se al di sopra di 30% rendono il rapporto penetrativo molto difficile o impossibile. L’unico metodo per valutare la giusta forma del pene è l’auto-fotografia che consenta poi il calcolo dell’angolo di curvatura.
La chirurgia per aumentare le dimensioni.
Le recenti tecniche chirurgiche consentono di effettuare interventi di allungamento del pene con risultati soddisfacenti non solo dal punto di vista cosmetico ma anche “centimetrico” con un guadagno anche di alcuni centimetri.
La tecnica consiste di tre fasi principali: in un primo momento viene ridotto il grasso prepubico se abbondante con una vera liposuzione o con asportazione chirurgica e plastica a V rovesciata , successivamente vengono sezionati i legamenti che ancorano i corpi cavernosi alle ossa pubiche facendo avanzare i corpi cavernosi verso l’esterno , facendo così emergere la parte immersa del pene con un effetto di maggiori dimensioni, infine viene effettuata una scrotoplastica per far arretrare l’attaccatura dello scroto più verso la radice del pene rendendo più evidente il corpo del pene stesso .
Le richieste sono molte e non sempre l’intervento deve essere eseguito. Spesso si tratta di problemi di natura psicologica e non reali . Altre volte va corretta la sola forma che appare troppo “curva” per problemi congeniti o acquisiti e non compatibile con l’atto sessuale. In alcuni casi, infine, guadagnare qualche centimetro può risolvere non solo problematiche pratiche ma soprattutto problemi psicologici decennali!
Nei molteplici casi eseguiti con la mia equipe il grado di soddisfazione è sempre stato molto alto.